Eyleen Pendragon |
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| Nella mia mente rieccheggiavano ancora i ricordi di quelle ore passate come prigioniero nella fortezza di Durza, lo Spettro che ero quasi riuscito ad uccidere, e mi sentivo confuso e disorientato come non lo ero mai stato in vita mia. Non avevo più un punto di riferimento ora che Brom era morto, ed il solo pensiero bastò per farmi avere un ulteriore fitta al cuore che anche Saphira avvertì per via del nostro legame mentale. Lo sapevo che in fin dei conti non ero veramente solo, perchè avevo lei accanto a me in un modo unico e speciale, ma pensai che Saphira potesse comprendere che in realtà avevo bisogno di una guida che mi supportasse nei momenti di difficoltà, così come faceva Brom. Volavamo sopra il deserto di Hadarac in compagnia di un Cavaliere dei Draghi sconosciuto e di cui non mi fidavo per niente, ma le circostanze mi avevano costretto a seguirlo per non finire di nuovo solo in balìa di me stesso e soprattutto dei miei nemici. Probabilmente era davvero un alleato dei Varden, ma che ci potevo fare se non riuscivo ancora totalmente a fidarmi di lui? Avevo già subìto abbastanza da quando l'uovo di Saphira si era schiuso per me e non potevo anche io permettermi un pò di reticenza nei suoi confronti? Nessuno, nemmeno Brom, mi aveva spiegato che esisteva un altro Cavaliere dei Draghi, e nessuno mi assicurava che lui non fosse dalla parte di Galbatorix, ma non potevo permettermi di non seguirlo, non se mi aveva aiutato a fuggire da Gil'ead, e Saphira sembrava essere d'accordo con il mio ragionamento. Brom ci aveva sconsigliato di andare dai Varden almeno per il momento, ma allora quale altra scelta mi rimaneva? Non potevo permettermi di rimanere nascosto fino a quando i tempi sarebbero stati maturi per mostrarmi a loro perchè avrebbero potuto passare anche cent'anni, e poi volevo vendicarmi per la morte di mio zio Garrow, ucciso a sangue freddo dai Ra'zac. Chissà cosa era accaduto a Roran! L'unico membro della mia famiglia ancora in vita e avrei dato chissà cosa per poterlo rivedere ancora, ma Brom mi aveva spiegato che era più al sicuro se non l'avessi visto, anche se temevo che il caratterino che Roran si ritrovava lo avrebbe ben presto portato dritto in mezzo ai guai. Non per niente era mio cugino! E poi c'era quell'elfa che il Cavaliere Karn teneva tra le braccia come se fosse una reliquia e con una dolcezza che non poteva far altro che darmi fastidio. Era la più bella donna che avessi mai visto e vederla tra le sue braccia mi faceva diventare strano perchè avevo un senso di protezione spasmodico nei suoi confronti che non capivo neanche io. Avrei voluto tenerla io tra le braccia e non riuscivo a togliermi questo pensiero dalla testa, neanche quando il Cavaliere tentò di parlarmi attraverso la mente, ma per puro istinto alzai ancora di più le barriere mentali incapace di trattenere il broncio che si era formato sul mio viso. Piccolo mio, dovresti sentire ciò che Karn ha da dire.. Non è così che otterremo un rapposto pacifico e credo che da qui al regno dei nani ci sia un bel pò di strada da fare.. Vuoi davvero passare tutto il tempo mettendo il broncio? mi chiese lei utilizzando il nostro speciale collegamento mentale ed io sbuffai spazientito dicendo Lo sai che non mi piace.. Ha un qualcosa che me lo rende insopportabile! Vorrei poter non averci niente a che fare.. e Saphira increspò le labbra emettendo quel verso tipico di un drago che rideva a crepapelle. Oh piccolo mio! Lo so cosa frulla nella tua testolina, ma sei un Cavaliere e non puoi permetterti certi capricci! Apri la mente e ascolta ciò che ha da dirti.. e a malincuore dovetti ammettere che il consiglio di Saphira era giusto ed aprii la mente per accogliere quella dell'altro Cavaliere ed appresi che Arya stava peggiorando e che dovevamo scendere per permettergli di curarla. Andiamo allora.. dissi per poi comunicare a Saphira la decisione appena presa.
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