°~Shur'tugal~° Il forum dei Cavalieri dei Draghi [Eragon, Eldest, Brisingr, Inheritance]

Tani Conchobhar

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Lupaccia.
view post Posted on 21/9/2012, 19:13




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Nome: Tani
Cognome: Conchobhar
Età: 17
Luogo d'origine: Monti Blawhite
Razza: umana
Classe: Guerriera

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Allineamento: neutrale
Alleati: //
Nemici: //

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Aspetto fisico:

Tani è una ragazza nella media, alta 167 cm con le curve al punto giusto. I suoi capelli sono castani e sono corti fino al collo, il viso è tondeggiante, così come gli occhi che sono di un bel verde ma attorno alla pupilla ha un piccolo cerchio color giallo. Le labbra sono sottili e il naso alla francese, sotto l'occhio destro ha due piccoli nei. Le sue mani sono piccole e sottili, sopratutto le dita, tiene le unghie lunghe e incurante.La sua carnagione è bianca, ma non lattacea, anzi è abbastanza scura come pelle. Quando ha freddo le sue guance tendono a diventare di un bel rosso. L'espressione del suo viso sembra quella di un personaggio comico e molte volte, quando vuole mettere paura a qualcuno o qualcosa non le ritorna, "ringhia" mostrando i denti ed emettendo un suono gutturale. Ha un'andatura un pò da "dromedario" e ha la tendenza a guardare sempre a terra quando cammina. Durante i combattimenti è più portata per la resistenza che per la velocità e tende sempre ad attaccate che a difendersi. Non è brava a saltare ostacoli o a fare, come già detto, scatti in velocità. E' generalmente goffa e non ha molto equilibro, e quando cammina ha la mania di guardarsi sempre alle spalle.

Carattere:

Tani non avvicina spesso altra gente e quando lo fa risulta timida e riservata. Ma basta darle un pò di corda ed entrare in confidenza con lei per scoprire una persona del tutto nuova. Che parla sempre, che a volte si comporta da stupida, che agisce sempre d'impulso e raramente si ferma a pensare alle conseguenze delle sue azioni. Non è cattiva, ma molto possessiva e non solo per quanto riguarda gli oggetti, ma anche con le amicizie. Vive nella gelosia, pensa che non sappia far nulla. Non è molto orgogliosa o coraggiosa, lo è quando bisogna esserlo.
Quando conosce qualcuno tende a guardarne sempre prima i difetti che i pregi, ma fa così anche con se stessa. E' una persona molto insicura e instabile, se fosse per lei passerebbe la sua vita a leggere libri o a passeggiare per i boschi. Ama gli animali e per loro farebbe di tutto, odia i bambini e i vecchi. E' generalmente realista tendente al pessimismo, ma maschera questi suoi stati con un grosso sorriso stampato in faccia. Tutti la vedono come una ragazzina pacioccosa da voler strizzare ecc., ma in realtà lei odia essere toccata e odia le dimostrazioni d'affetto troppo eccessive. Ha un senso della morale molto forte, o almeno della sua morale. Il suo autocontrollo non è molto stabile, ma la maggior parte delle volte si sfoga quando è da sola e mai in pubblico. . E' paranoica, pensa che tutti la osservino in qualsiasi movimento che faccia e passa molto tempo a bruciarsi le cervella su pensieri di quello che gli altri possano pensare di lei, pensando cattiverie su se stessa che magari nessuno ha mai pensato. Si odia profondamente e sarebbe lieta di uccidersi. Non ha paura della morte, ha paura di soffrire. A volte gli vengono degli attacchi di depressione dove odia tutto e tutti e tende ad allontanarsi, ma spesso non durano molto e torna la stessa imperfetta persona che era prima.

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Abbigliamento & Armature: " title=[IMG=">
Armi: <a href=]https://i.imgur.com/KmhO5.png[/IMG]pugnale - spada - arco
Artefatti e/o Oggetti magici: //

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Il mio era un piccolo villaggio, sui moti perennemente imbiancati dalla neve la vita era difficile, ma in qualche modo riuscivamo ad andare avanti. Io lì non ero felice, non ero felice per via del posto, per via della gente e per via della mia famiglia. Io volevo andarmene, fuggire .. andare via per viaggiare, viaggiare e ancora viaggiare. Conoscere il mondo, altra gente, altri popoli, altre culture. Culture che amavo studiare sopra i libri. Passavo le mie giornate o passeggiando oppure leggendo. Ed è leggendo che ho scoperto i draghi. Ho cominciato a studiare qualsiasi libro che parlava di loro e mi sono innamorata di quelle maestose creature. Ho letto dei loro cavalieri ed è da quando ho imparato a leggere che sognavo di essere un cavaliere di draghi.
Ma su quei monti non avrei mai trovato delle uova o un maestro, ma ero troppo piccola per andare via e poi la mia famiglia non mi avrebbe mai lasciato andar via.
Anzi loro non mi avrebbero mai lasciato far nulla, ma per mia fortuna incontrai un ragazzo. Un ragazzo molto più grande di me che mi insegnò l'arte della guerra. Il suo nome era Vanya.
Insieme lottavamo con spade di legno e poi facevamo lunghe passeggiate per i monti. Lo consideravo un fratello, ciò che non facevo con la mia sorella carnale.
All'età di 17 anni lasciai il villaggio. Anche se il contesto della mia partenza non fu felice. O almeno per me lo fu, per gli altri un pò meno.
Quel giorno vagavo da sola per i boschi, triste per aver perso Vanya. Una settimana prima erano arrivati dei soldati di Galbatorix a radunare persone per combattere e lui era stato costretto ad andar con loro.
Come dicevo mi giravo triste per quei sentieri quando, alzando lo sguardo verso il mio villaggio, vidi una immensa nuvole di fumo.
Ritornai sui miei passi incuriosita, ma fui costretta a nascondermi dietro un masso. Avevo pensato che i miei compaesani stessero festeggiando qualcosa, ma in realtà il fumo nero proveniva da cadaveri bruciati. Nel mezzo del campo c'erano due figure incappucciate.
I ra'zac!
Sembrava che stessero cercando qualcosa, in fatti si aggiravano per le poche case ribaltando qualsiasi cosa e uccidendo le loro povere vittime. Tra la fila di cadaveri ai loro piedi c'era anche la mia famiglia. Ma non ne fui turbata ne distrutta, ero in un certo senso grata a quei mostri per averli uccisi.
Corsi nella foresta più in fretta che potessi e mi rifugiai in una grotta che conoscevo bene. Lì aspettai per un giorno, finchè il fumo nero non si fu spento. Allora tornai al villaggio, ormai deserto. Entrai dentro la mia casa e presi l'occorrente per il viaggio, presi le redini di Malik, il cavallo da tiro della mia famiglia. Guardai i corpi carbonizzati dei miei compaesani con un sorriso e poi spronai il cavallo. Pronta per la mia nuova vita.

Edited by Lupaccia. - 22/9/2012, 15:17
 
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